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Gli Pteropodi sono dei molluschi oloplanctonici che nuotano per mezzo di espansioni laterali del piede modificato. Catturano le prede nell'acqua mediante una rete di muco che essi stessi producono. Gli pteropodi sono organismi molto antichi, inoltre hanno una sottile e delicata conchiglia di aragonite, che, alla morte degli animali, precipita sul fondo e produce i 'fanghi a pteropodi'. Grazie alla fossilizzazione di questi fanghi, nei quali ancora si distinguono le caratteristiche conchiglie dei molluschi, gli pteropodi possono essere usati per ricostruire curve paleoclimatiche a partire dai sedimenti del Pleistocene e rappresentare un archivio molto importante del clima del nostro Pianeta. 
Esistono ancora molte specie di pteropodi viventi e gli zoologi sanno oggi distinguere quelle che vivono in acque calde da quelle che sono adattate a vivere prevalentemente in acque fredde.
Grazie allo studio attento della morfologia di questi molluschi e al costante monitoraggio delle specie di pteropodi presenti nei mari, è possibile rendersi conto di eventuali critiche anomalie nella loro distribuzione: infatti un aumento di pteropodi d’acqua calda in aree generalmente caratterizzate da acqua fredda, come le latitudini più estreme dei poli, oppure una riduzione di areale di distribuzione degli pteropodi d’acqua fredda, sono fenomeni che rappresentano un campanello d’allarme e che possono essere riflesso del cambiamento climatico globale in atto.  
L’aumento costante di anidride carbonica in atmosfera dovuta ai gas serra ha notevoli ripercussioni sui mari e sulle biocenosi, ovvero associazioni biologiche che li popolano. La CO2 atmosferica, infatti, si discioglie anche negli oceani provocando un abbassamento del pH e rendendo le acque marine più aggressive nei confronti di gusci o strutture carbonatiche tipiche di alcuni organismi marini. Coralli, molluschi e anche gli pteropodi tendono a presentare così una notevole fragilità nella loro conchiglia, che si assottiglia o dissolve progressivamente per attacco delle acque acide. Queste anomalie strutturali aumentano la mortalità degli pteropodi e degli altri invertebrati: diminuendo l’abbondanza di questi animali nei mari, fondamentale risorsa trofica, viene messo a rischio l’intero sistema delle catene alimentari oceaniche. 

CARTA PTEROPODI 

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